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KRAMPUS, IL LATO OSCURO DEL NATALE
- Andrea Pellegrino
- 6 dic 2021
- Tempo di lettura: 2 min

Non tutti sanno che il demonio è tra i protagonisti di una leggenda austriaca che riguarda il periodo natalizio. L’immondo essere in questione prende il nome di Krampus, dal termine bavarese krampn che significa “morto”, “putrefatto”. Nell’iconografia cattolica il vescovo Nicola è accompagnato da questo essere infernale che egli stesso sottomise al suo volere. Probabilmente la sinistra figura è stata riadattata in contesto cristiano ma deriva in realtà da antichi culti pagani associati alla celebrazione del solstizio d’inverno e aventi come simbologia l’eterna lotta tra luce e tenebre, bene e male. La leggenda che ne nacque narra che alcuni giovani uomini che vivevano nei paesi di campagna, durante i periodi di carestia, si travestissero da mostri indossando pellicce e corna di animali morti. Questo doveva servire a spaventare i malcapitati che si trovavano nelle case in cui i furbastri irrompevano e fare razzia di viveri e oggetti preziosi. Dopo qualche tempo il diavolo in persona iniziò a mimetizzarsi fra loro, compiendo anch’egli malefatte all’interno delle case con la certezza di non essere scoperto. L’unico dettaglio che lo distingueva dai ragazzi travestiti erano le zampe che terminavano con zoccoli di capra. Una volta scoperto l’inquietante intruso i ladri, pentiti per aver attirato le attenzioni del maligno ed essere inconsapevolmente diventati suoi complici, chiesero aiuto al vescovo Nicola. Il futuro santo praticò un esorcismo e costrinse il demone a servirlo. Questa leggenda si tramandò oralmente e, a partire dal VI e VII secolo d.C., si diffuse anche in alcune regioni italiane la credenza secondo la quale il santo, protettore dei bambini, il 6 Dicembre, giorno a lui dedicato, bussasse alle porte per consegnare doni ai bambini. La cosa inquietante è che era accompagnato dal Krampus, il suo demone servitore che aveva invece il compito di punire e addirittura portarsi via i bambini cattivi!

La processione dei Krampus è invece una usanza che si attesta soltanto a partire dal XIX secolo. Nei paesi di montagna delle zone andine, la sera precedente al 6 Dicembre giovani uomini mascherati da mostri sfilano per le vie facendo chiasso. L’aspetto mostruoso delle maschere, sovrastate da grandi corna e dallo sguardo malefico, è accompagnato da urla, rumori di catene, tamburi battuti e frastuono. Il Krampus si aggira per cercare e terrorizzare bambini e adulti cattivi. Al suo seguito la presenza rassicurante di S. Nicola distribuisce dolci e caramelle alle persone buone. Conoscendo la leggenda che ha originato il tutto, le persone sanno benissimo che non bisogna mai cercare di scoprire la vera identità delle persone mascherate. Uno di loro potrebbe infatti essere il diavolo in persona!
In Friuli Venezia Giulia la sfilata dei Krampus si svolge a Coccau, Tarvisio, Pontebbia e Tolmezzo, mentre in Trentino a Laives, Merano, Bressanone, Vipiteno, Termeno e Bolzano.

La Simbologia del Krampus: Tra Antropologia e Tradizioni Artigianali
Complimenti per questo approfondimento sulla figura del Krampus! La leggenda che hai descritto tocca aspetti antropologici affascinanti che meritano un'analisi più approfondita. La tradizione del Krampus rappresenta infatti un perfetto esempio di sincretismo religioso, dove elementi pagani preesistenti vengono reinterpretati in chiave cristiana senza perdere la loro potenza simbolica originaria.
Quello che spesso viene trascurato è il ruolo fondamentale dell'artigianato nella perpetuazione di queste tradizioni. Le maschere del Krampus, infatti, sono vere e proprie opere d'arte che richiedono settimane di lavorazione. Gli artigiani delle vallate alpine utilizzano…